Clarence Seedorf è sinonimo, al momento, di ‘scossone’. A tutti i livelli. Per il resto sarà il campo a parlare, anche se non per forza da subito. C’è molta curiosità di vedere come si comporterà questo tecnico “improvvisato”, ma evidentemente in possesso di un progetto tecnico ben delineato. Scossone in società, dove l’allenatore non sarà più legato a doppia mandata con Galliani aprendo ancora di più quella breccia in corso con parte del ‘clan’ Berlusconi, e scossone nello spogliatoio.
Ed è proprio quest’ultimo a rendere interessante l’integrazione dell’ex centrocampista olandese anche in vista della prossima stagione, ovvero all’arrivare dell’estate dei mondiali brasiliani e della rivoluzione in seno all’organico rossonero. Fuori i nomi: stando a voci molto vicine agli ambienti più importanti di Milanello, ci sarebbero tre giocatori su tutti che avrebbero lottato, esponendosi anche con i vertici del club, per fare da muro contro l’arrivo di Seedorf fin da subito. E non sono nomi di poco conto. In primis, Mario Balotelli.
Non poteva mancare, verrebbe da dire. Super Mario non gradirebbe la scelta perché Seedorf su di lui s’è già esposto (criticamente) e perché il nuovo allenatore è di fatto un “uomo” del presidente, con il quale l’attaccante non ha certamente un rapporto privilegiato. Anzi. Gli altri due sono Abbiati e Montolivo. I motivi non sono chiari, ma nel caso del primo certamente si può ricondurre a qualche scaramuccia quando i due erano compagni di squadra.
Seedorf è un personaggio ingombrante, carismatico, determinato e senza peli sulla lingua. Montolivo lo teme? Non dovrebbe, visto che almeno nell’immediato potrebbe essere lui l’uomo davanti alla difesa al quale consegnare le chiavi di un nuovo modo di giocare. O forse teme proprio quel ruolo, al cospetto di un grande della storia del calcio…
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